Davide Tutino
Sono candidato a consigliere nel Municipio 7 (ex 9 e 10 ora unificati) di Roma Capitale, per le elezioni del 26 e 27 Maggio 2013. Sono candidato nella Lista Civica Marino. Sostienimi! :-)
Furio Camillo, dopo 15 anni riaprirà via la Farina?
OLIMPIADI DEL MALAFFARE
IL MUNICIPIO 7 CHIEDA IL REFERENDUM SULLE OLIMPIADI A ROMA.
Abbiamo depositato oggi, come Lista Civica Marino, un atto di Consiglio finalizzato alla richiesta di un Referendum cittadino sulla candidatura di Roma ad ospitare le olimpiadi del 2024.
I dossier e gli atti a disposizione dei cittadini
(vedi http://referendumroma2024.it )
dimostrano le gravissime ricadute economiche, ambientali ed urbanistiche che il progetto comporta, tali per cui le città di Davos, Cracovia, Oslo, Monaco, Amburgo, Boston, a fronte di campagne referendarie hanno rinunciato ad ospitare le Olimpiadi.
Al tempo stesso il Municipio rischia di veder calare su Tor Vergata, già afflitta dall'assenza di mezzi di trasporto, già umiliata dagli scheletri incompiuti dei mondiali di nuoto e dai loro uccelli del Malagòrio, una cittadella olimpica utile solo ad alzare il valore catastale dei terreni.
Siano i cittadini, attraverso il referendum, a prendere una decisione così importante, sulla pelle propria, sulle proprie tasche e sulla propria città.
TESTO INTEGRALE DEL DOCUMENTO
(A doppia firma Davide Tutino e Francesco Laddaga)
RISOLUZIONE
"Convocazione di un referendum cittadino sulla candidatura di Roma ad ospitare i Giochi Olimpici 2024"
CONSIDERATO CHE
L'Assemblea Capitolina, in data 25 Giugno 2015, si è espressa con Mozione a favore della candidatura della Città ad ospitare i Giochi Olimpici 2024, con 39 voti favorevoli, 6 contrari, e nessun astenuto.
Il 16 Settembre 2015 il presidente del CIO, Thomas Bach, ha ufficializzato le città candidate ad ospitare i Giochi Olimpici del 2024: Amburgo, Budapest, Los Angeles, Parigi e Roma.
Negli ultimi 50 anni, i budget presentati dalle città in sede di candidatura olimpica sono stati puntualmente sforati. Le spese effettive sono sempre lievitate rispetto alle previsioni iniziali, in alcuni casi anche dell’800%, con evidenti conseguenze sulle tasche dei cittadini.
In particolare, per i Giochi di Sochi, nel 2014, note come le più costose olimpiadi della Storia, si raggiunsero spese per oltre 51 miliardi di dollari (circa 38 miliardi di euro).
Il debito generato dall'organizzazione di tali eventi grava pesantemente sulle risorse delle popolazioni, attraverso tassazioni aggiuntive. Gli economisti chiamano questi eventi ‘maledizione del vincitore’ perché chi vince si accolla un onere che non fa che aggravarne la situazione.
Attraverso l'istituto del Referendum, ed attraverso la partecipazione attiva dei cittadini, le città di Davos, Cracovia, Oslo, Monaco, Amburgo, Boston, hanno infine rinunciato ad ospitare le Olimpiadi.
Mentre, per le Olimpiadi del 2024, l’Italia non ha ancora reso pubblico il proprio dossier, nè le cifre ufficiali che intende spendere, le dichiarazioni pubbliche rilasciate dal Comitato Promotore, oltre a quelle del Sindaco Ignazio Marino, preannunciano la costruzione del Villaggio Olimpico a Tor Vergata, zona già fortemente compromessa a livello abitativo e trasportistico, e tuttora gravata dai resti dell'incompiuto "Stadio del Nuoto".
Il Consiglio del Municipio 7 non è mai stato investito della discussione in merito all'opportunità o fattibilità di un tale progetto, né tantomeno i suoi elettori o i Comitati Di Quartiere.
Il Consiglio del Municipio 7 di Roma, affinché gli elettori stessi si pronunzino su un atto di così vasta portata, per il territorio e le vite che ospita.
RISOLVE DI IMPEGNARE IL PRESIDENTE E LA GIUNTA
A richiedere all'Amministrazione Capitolina di Convocare al più presto un Referendum Cittadino sulla opportunità o meno di mantenere la candidatura dell'Urbe ad ospitare i Giochi del 2024.
I CONSIGLIERI
Davide Tutino
Francesco Laddaga
CEMENTO MORI
IL MUNICIPIO 7 HA VOTATO: UNIRE LA BARBUTA AL PARCO DELL'APPIA
Comunicato di Davide Tutino
Vicepresidente del Consiglio Municipio 7
Radicale eletto nella Lista Civica Marino
Roma, 10 Dicembre.
Il Consiglio del Municipio 7 ha votato per unire il territorio della Barbuta al Parco dell'Appia Antica.
Riprendiamo il progetto di Cederna ed Argan: collegare, attraverso un corridoio archeologico verde, la Città storica con i Castelli.
Alla chiusura del Campo di concentramento della Barbuta, che avvelena la salute fisica e la salute civica degli abitanti, deve seguire una efficace tutela ambientale di quei luoghi, sottraendoli definitivamente ai recenti e futuri tentativi di speculazione edilizia.
ROMA CORROTTA DALLA PRETOFILÌA
ROMA CORROTTA DALLA PRETOFILIA
Un candidato Sindaco a Roma, di fronte alle milionate di euro evasi ed elusi a Roma dalle proprietà immobiliari ecclesiastiche, ha dichiarato al Messaggero che occorre confermare questi privilegi.
In cambio, la chiesa dovrebbe concedere al Comune, che a sua volta neppure utilizza i propri spazi, di usarli, pagandone le spese!
Il candidato Marchini dimostra una totale incomprensione dello Stato di diritto, fondato sull'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
Mi sono spesso chiesto in quale girone infernale Dante avrebbe sprofondato i pretòfili, i cui atti distruggono tanto la chiesa quanto lo stato, corrompendoli entrambi: sembra che più in alto di Dante qualcuno abbia trovato loro una collocazione.
I pretòfili hanno infatti trasformato l'Italia nel girone infernale che oggi li contiene.
GIORNATA MONDIALE. DIFENDERE IL DIRITTO È DIFENDERE LE DONNE
"GIORNATA MONDIALE. DIFENDERE IL DIRITTO È DIFENDERE LE DONNE"
DICHIARAZIONE DI DAVIDE TUTINO
Vicepresidente del Consiglio del Municipio VII
Radicale eletto nella Lista Civica Marino
tutinodavide@gmail.com
3492949378
Vengo attaccato per aver difeso l'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, senza distinzione tra genere maschile e femminile, come imposto dall'articolo 3 della Costituzione Italiana.
In occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne,
ho chiesto che il tema sia discusso in una Commissione composta da tutti i consiglieri, femmine e maschi, poiché rinchiudere le sole donne in una apposita Commissione consiliare è inevitabilmente dannoso per le pari opportunità.
Forse queste tesi potranno apparire troppo di sinistra, ma sono tesi non commissariabili, e dall'illuminismo in poi circolano diffusamente per l'Europa: sarò lieto di esporre queste idee in ogni sede, a partire dai circoli delle compagne e dei compagni del Partito Democratico.
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SI ALLEGANO DICHIARAZIONI DELL'ON. PIAZZONI (PD)
MUNICIPIO VII, PIAZZONI (PD): “INDEGNO ATTACCO DI TUTINO A COMMISSIONE ELETTE, URGE CHIARIMENTO”
“Da molto tempo il gruppo consiliare del Partito Democratico del VII Municipio, mi segnala la difficoltà di relazione con il consigliere municipale Davide Tutino, espressione della Lista da te rappresentata, a causa di comportamenti e posizioni poco consoni al contesto amministrativo, per non dire della lealtà che dovrebbe caratterizzare i rapporti tra componenti della maggioranza.
Lo scrive Ileana Piazzoni, Commissario Partito Democratico del VII Municipio di Roma in una lettera indirizzata a Danilo Amelina, rappresentante della Lista Civica Marino.
“Finora – continua la Piazzoni nella lettera - abbiamo sempre cercato di mantenere la questione nell’ambito municipale. Oggi ritengo che si sia passato il segno dopo un inspiegabile quanto violento attacco da parte di Tutino alla Commissione delle Elette, e in particolare alla sua presidente Valeria Vitrotti, che ha sempre e solo agito nel rispetto delle sue prerogative.
Non solo si tratta di una Commissione regolarmente istituita dal Consiglio Municipale e che rispetta pienamente il regolamento della medesima Istituzione. Si tratta anche di una conquista delle politiche di genere, tema su cui i soggetti politici di cui facciamo parte hanno tra i loro capisaldi. E’ quindi inammissibile l’attacco che la Commissione e la sua Presidente ricevono nel disprezzo delle loro fondamentali funzioni.
Per questo - conclude Ileana Piazzoni - ritengo necessario un chiarimento che vada a definire non solo il rispetto dei ruoli politici e che possa consentire a tutti di poter lavorare con serietà e serenità a dare risposte ai bisogni dei cittadini e delle cittadine”.
PROGRAMMA ELETTORALE
Non cambiare città. Cambia Roma!
Noi cittadini sosteniamo la candidatura e la lotta di Davide Tutino perchè: I finanziamenti erogati per l'assistenza (domiciliare e scolastica) ai disabili sono ora attribuiti alle cooperative legate ai partiti, piuttosto che ai disabili. Esse devono adoperare tali fondi per alimentare la propria sussistenza e per fare profitto, mentre al disabile arriva una minima parte di quanto pagato dall'amministrazione. Tale sistema non è al servizio del disabile, ma della partitocrazia che lo foraggia, ricevendone in cambio i voti clientelari. L'assistenza è discontinua, inutile, non professionalizzata, socialmente dequalificata, lavorativamente precaria, umanamente degradante ed ulteriormente dis-abilitante.
Noi chiediamo, con Davide Tutino, che i finanziamenti per l'assistenza domiciliare e scolastica siano erogati direttamente al disabile o alla sua famiglia, così da:
-accrescerne immediatamente, senza costi aggiuntivi, la capacità di spesa elevandone il ruolo sociale, trasformandolo da "assistito" in datore di lavoro";
-giungere all'immediata assunzione a tempo indeterminato di migliaia di operatori del settore, attualmente inchiodati ad un precariato senza fine;
-innescare un processo virtuoso di professionalizzazione degli operatori, che coinvolga gli enti locali, le università, gli enti scientifici;
-Scardinare l'intreccio tra partitocrazia e cooperalato, che degrada i disabili, gli operatori del settore, e lo stesso processo democratico;
-Consentire al disabile di continuare a rivolgersi alle cooperative, ma nel ruolo di utente piuttosto che nel ruolo di assistito.
Noi cittadini sosteniamo la candidatura e la lotta di Davide Tutino perchè riteniamo che il riscatto sociale, culturale ed economico dei soggetti più fragili della società è condizione di rilancio della vita democratica e della ricchezza del nostro territorio, e che tale rilancio non possa avvenire se non tagliando i meccanismi parassitari con cui la partitocrazia li tiene assoggettati.
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